Studio Arcobaleno

“LA FERITA DEI NON AMATI” di P. Schellenbaum

L’energia alla base della vita

La persona che fonda la propria esistenza sull’energia non sente il bisogno di imporsi degli sforzi e neppure di modellare uomini e cose, ma vive l’emozionante sensazione di vedere che uomini e cose vengono a lei “coinvolgendola nell’avventura dell’esperienza”. Non si arrende, ma lascia che le cose accadano, accetta ciò che avviene. Sa che è impossibile bagnarsi due volte nella stessa acqua di un fiume (Eraclito) e si tiene libera e disponibile. Previene l’assonnata resistenza ed è rilassata ma vigile. Poiché non tiene strette le persone, i suoi rapporti si ampliano e poiché non vuole nulla, ottiene molto. Non si sforza di essere originale; le stanno molto più a cuore la comprensione e il rapporto. Eppure è proprio in persone come queste che la vita esprime le sue caratteristiche particolari.  Sono persone che non dipendono dalle cose ma ne sono attratte, che non opprimono ma dedicano attenzione. Tutto ciò che in loro ha bisogno di esprimersi non si rivolge contro ma verso gli altri.

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Una persona così si percepisce come una creatura lunare in quanto considera la luce che proietta sugli altri come riflesso della luce di questi stessi altri. Le persone che basano la loro esistenza sull’energia non si abbagliano vicendevolmente ma, al contrario, apprezzano i bagni di sole che ricevono dagli altri e vi prosperano. Non c’è contraddizione nel fatto che siano più attive di coloro che puntano con tutta la loro volontà all’autoaffermazione. Nella loro rilassata apertura, le persone che vivono di energia attraggono energia.

Le loro parole non impediscono alla carne di farsi verbo; non hanno preconcetti che inibiscano i gesti.

P. Schellenbaum

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