(DIRE – Notiziario Minori) Roma, 6 dic. – Anoressia e bulimia, ma anche disturbi minori come ortoressia o bigoressia, sono in costante crescita: in Italia due milioni di giovani soffrono di disturbi del comportamento alimentare. Non solo, le patologie di tipo anoressico e bulimico rappresentano, per i giovani, la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali. Il 40% di questi problemi si manifesta tra i 15 e i 19 anni, ma e’ presente gia’ a 8-12 anni. Inoltre i genitori tendono a sottovalutare fenomeni come la dieta e il vomito pensando che possano rappresentare un rimedio adeguato alla gestione del peso corporeo. Per questa ragione, la Sima, Societa’ italiana di medicina dell’adolescenza ha organizzato a Bologna, un corso nazionale. Un meeting che chiama pediatri, psicologi, ma anche endocrinologi, ginecologi, esperti in malattie metaboliche e diabetologia, dietetica, scienza dell’alimentazione a confrontarsi con un problema sempre piu’ pressante e a discutere dei numerosi fattori di rischio, oltre che l’occasione per presentare la ‘Monografia sui disturbi del comportamento alimentare negli adolescenti’. Una scelta, quest’ultima, che nasce dal fatto che “vi e’ una sottostima del fenomeno clinico, relativo soprattutto al mancato riconoscimento di quei disturbi che costituiscono, spesso, la causa d’ingresso, non riconosciuta verso comportamenti patologici strutturati”, spiega il presidente della Sima Piernicola Garofalo. “Tra gli aspetti di salute pubblica ed adolescenziale, un aspetto che sta crescendo a dismisura, sia per l’entita’ sia per le comorbidita’ associate, e’ il disturbo del comportamento alimentare”, spiega il presidente della Sima. Cosa si intende per disturbo alimentare? “Non soltanto l’anoressia o la bulimia, che sono notoriamente piu’ rilevabili, ma tutte quelle forme che costituiscono la porta d’ingresso e che chiamiamo minori, come ortoressia o bigoressia e che possono poi esitare in un disturbo conclamato”.
Si guarisce dai disturbi alimentari? “L’aspetto della guarigione e’ complesso- risponde il presidente Garofalo- dipende in prima istanza dal momento in cui viene posta la diagnosi e in cui il ragazzo e’ avviato a un trattamento terapeutico. Prima si interviene, maggiore e’ la probabilita’. Nei casi avanzati, purtroppo, i dati non sono del tutto incoraggianti. Ecco perche’ bisogna battersi per una diagnosi precoce e una gestione oculata e tempestiva”.
Importante e’ anche tenere conto dei segnali che possono caratterizzare l’insorgenza di un disturbo del comportamento alimentare, come la preoccupazione per il cibo e il peso, una dieta eccessiva, il conto delle calorie, la tendenza a pesarsi piu’ volte al giorno. E ancora, la nascita del senso di colpa e di vergogna sull’alimentazione, i comportamenti bulimici e di eliminazione, il sentirsi grassi pur avendo un peso normale, l’eccessiva attenzione all’esterriorita’, l’ipersensibilita’ verso qualsiasi tipo di critica, repentini cambiamenti emotivi.
La Sima e’ una societa’ scientifica, la societa’ italiana di medicina dell’adolescenza che si occupa di fare formazione e informazione presso il personale sanitario sui temi tipici dell’adolescenza. Non si limita a un ruolo di composizione sanitaria, ma interviene anche sul sociale con un messaggio diretto alle famiglie, agli operatori scolastici, a tutto il contesto che si prende cura dei ragazzi che crescono.
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