Diamo ai nostri figli la possibilità di giocare con la materia e scoprirne i segreti: svilupperanno la tattilità, il primo dei nostri sensi
Il bambino ha una visione concreta della realtà. Per lui tutto è materia: anche i sentimenti, gli stati d’animo, il piacere, sono per lui soprattutto esperienze fisiche. Comprensibile quindi che il veicolo privilegiato della sua creatività sia proprio la materia, specie quella “viva”, perché in grado di trasformarsi. Se disdegna il mare di giocattoli che ha, per pasticciare con terra o farina o travasare l’acqua o la sabbia per ore, buon segno!
I bambini sono sempre all’opera
I bambini spesso iniziano a fare qualcosa che poi non portano a termine, o ultimano in un secondo tempo. Attenzione: non significa che siano dispersivi e inconcludenti. Semplicemente, stanno assecondando l’ispirazione del momento. Il cervello dei bambini ha bisogno di momenti di discontinuità, non c’è da preoccuparsi. È agendo in questo modo che il cervello potenzia la sua capacità di concentrazione.
Raccogliere le cose, esplorarle con le mani…
Una passeggiata al parco o una gita in campagna, sul fiume o in montagna libera l’“esploratore e il cacciatore” che si nascondono in ogni bambino. I tesori scovati qua e là, ovvero pietre, rametti, fiori, pigne, foglie, bacche, andranno a rimpolpare il “cesto delle meraviglie”, un contenitore creato da loro da cui pescheranno, a seconda dell’ispirazione, materiali per creare collages, composizioni, piccoli utensili, pupazzetti…
Gli serve una sua “officina” per creare
Anche se non disponete di molto spazio a casa, ritagliate per il vostro bimbo un luogo tutto suo, con la funzione di “officina” per il suo lavoro. Può essere un banchetto con più cassetti e contenitori, oppure un angolo riservato solo a lui, in cui stiano raccolti i più svariati materiali, colori, utensili, insomma, tutti i suoi strumenti del mestiere. Lì può impastare, ritagliare, colorare, incollare, infilare collane, travasare, accatastare i suoi “lavori”.
Cucina, il luogo ideale per mettere le mani… in pasta!
Bastano un po’ di acqua e farina per creare: dalla pasta di sale, alla pasta di pane, all’impasto per dolci… In cucina il ventaglio di possibilità è immenso! Preparare un cibo, rispettare i tempi di lievitazione o di cottura, osservare in diretta le trasformazioni da crudo a cotto (colore, forma e volume che cambiano) consente al bambino di cogliere come le cose cambiano e di imparare il tempo dell’attesa e mantiene viva la sua intelligenza creativa.