GIÙ LE MANI DAI BAMBINI: “EVENTO ALL’INSEGNA DEL CONFLITTO DI INTERESSI”
(DIRE – Notiziario Minori) Roma, 7 giu. – Il congresso mondiale di quattro giorni sull’iperattivita’ infantile si svolgera’ quest’anno in Italia, a Milano da domani fino a domenica, sara’ finanziato “dai produttori di psicofarmaci e organizzato dall’Adhd World Federation, associazione privata diretta da L.
Rohde, medico consulente di numerose case farmaceutiche”. Un congresso, quindi, “in grande stile ma all’insegna del conflitto d’interessi, quello organizzato con i fondi delle multinazionali del farmaco a Milano dal 6 al 9 giugno 2013, e a rimetterci saranno probabilmente i bambini e gli adolescenti italiani”. Questa la denuncia di ‘Giu’ le Mani dai Bambini Onlus’, il piu’ rappresentativo comitato indipendente per la farmacovigilanza pediatrica in Italia (www.giulemanidaibambini.org) sul 4° congresso mondiale dell’Adhd (la ‘sindrome’ dei bambini troppo agitati e distratti), che vede infatti come “sponsor principali i due colossi mondiali della produzione di psicofarmaci, l’inglese Shire e l’americana Eli Lilly, alle quali si aggiungono altre case farmaceutiche coinvolte nel sostegno a quello che si preannuncia dal programma essere un evento in grado di spianare la strada all’incremento del consumo di molecole psicoattive sui minori”. E se questo non fosse sufficiente a chiarire la situazione, per la Onlus “e’ bene rilevare come l’Adhd World Federation – associazione privata organizzatrice dell’evento – ha tra i suoi massimi dirigenti il presidente Rohde, che con varie cariche e’ stato negli ultimi tre anni a libro paga di – tra le altre – Eli-Lilly, Novartis e Shire, e segretario generale e’ Johannes Thome, che ha ottenuto sostegni finanziari a vario titolo da moltissime case farmaceutiche tra cui Eli Lilly, Novartis, Pfizer Pharma, Roche e Shire”.
“Avevamo lanciato l’allarme pochi mesi fa, documentando come Shire si stesse preparando allo sbarco in Italia e apparisse come la piu’ ‘iperattiva’ tra le aziende farmaceutiche impegnate in attivita’ di pre-marketing sulle nuove molecole psicoattive che vuole commercializzare sui bambini, e dopo appena quattro mesi da quella denuncia ecco organizzato in Italia un imponente congresso dai contorni assai preoccupanti”, ha dichiarato Luca Poma, portavoce di ‘Giu’ le Mani dai Bambini’. In Germania si e’ assistito “a un vero e proprio boom di diagnosi per l’Adhd- precisa il giornalista- con 750.000 bambini agitati o distratti etichettati come malati, ma e’ l’Italia – che e’ il quinto mercato farmaceutico al mondo – la nuova frontiera del business sulla pelle dei piu’ piccoli: se osserviamo con attenzione il board di questa federazione mondiale dell’Adhd, che e’ un associazione privata e curiosamente sul proprio sito web non pubblica il proprio bilancio, non possiamo che constatare con estrema preoccupazione la predominanza di medici coinvolti finanziariamente a vario titolo con i produttori di psicofarmaci. E’ il classico sistema da sempre utilizzato per affermare il paradigma delle variazioni di temperamento come ‘malattia’, da curare ovviamente con neurofarmaci- ha concluso Poma- nella cornice di un business globale da oltre 20 miliardi di dollari all’anno”.
Sul punto e’ intervenuta anche Emilia Costa, medico psichiatra, docente di Psichiatria presso l’universita’ di Roma “La Sapienza” e primario di Psichiatria al Policlinico Umberto I° di Roma: “Ci tengo ad evidenziare – come conferma la storia personale mia e di molti colleghi – come sia incredibilmente complicato e spesso impossibile ottenere fondi per la ricerca scientifica, a meno di legarsi a doppio filo con alcune potenti case farmaceutiche, in grado – come dimostra il caso della l’Adhd World Federation – di organizzare senza alcuna difficolta’ un imponente evento di piu’ giornate in un lussuoso centro congressi con moltissimi relatori- ha concluso Costa- invitati da chi ha tutto l’interesse ad espandere questo business miliardario a spese dei piu’ piccoli”.
I documenti di presentazione della Adhd World Federation parlano dell’iperattivita’ infantile come di “una malattia altamente ereditaria della quale soffrirebbe il 5% dei minori nel mondo”, il che equivale a “decine di milioni di bambini e adolescenti potenziali destinatari di terapie a base di anfetamine e altre molecole psicoattive- ha spiegato Claudio Ajmone, psicoterapeuta, tra i massimi esperti italiani di Adhd-quest’affermazione e’ insostenibile dal punto di vista scientifico e asservita ad interessi commerciali di parte. Molti bambini sono agitati o distratti, questo puo’ essere un comportamento che da’ disagio e che va certamente considerato con la massima attenzione, ma ho seri dubbi che la risposta di noi adulti possa essere la ricetta di uno psicofarmaco come soluzione a tutti i problemi, stante il fatto che questi prodotti non curano nulla e si limitano – a caro prezzo – a sedare i sintomi. Stupisce inoltre come anche medici e istituzioni sanitarie italiane diano credito a eventi come questo in programma a Milano, che altro non sono se non una ‘vetrina’ utile per espandere surrettiziamente- ha concluso Ajmone- il consumo di psicofarmaci tra minori nel nostro paese”.
Il comitato ‘Giu’ le Mani dai Bambini’ ha con l’occasione rivolto un nuovo appello al ministro per la Salute Beatrice Lorenzin affinche’ promuova una campagna di sensibilizzazione pubblica sulla necessita’ di un uso molto prudente di psicofarmaci sui bambini, farmaci indicati come responsabili di possibili effetti collaterali potenzialmente distruttivi: il rapporto ESPAD recentemente pubblicato dal CNR di Pisa conferma infatti che oltre il 15% degli adolescenti italiani ha utilizzato psicofarmaci, e la meta’ di essi li ha usati senza alcuna prescrizione medica.
Rohde, medico consulente di numerose case farmaceutiche”. Un congresso, quindi, “in grande stile ma all’insegna del conflitto d’interessi, quello organizzato con i fondi delle multinazionali del farmaco a Milano dal 6 al 9 giugno 2013, e a rimetterci saranno probabilmente i bambini e gli adolescenti italiani”. Questa la denuncia di ‘Giu’ le Mani dai Bambini Onlus’, il piu’ rappresentativo comitato indipendente per la farmacovigilanza pediatrica in Italia (www.giulemanidaibambini.org) sul 4° congresso mondiale dell’Adhd (la ‘sindrome’ dei bambini troppo agitati e distratti), che vede infatti come “sponsor principali i due colossi mondiali della produzione di psicofarmaci, l’inglese Shire e l’americana Eli Lilly, alle quali si aggiungono altre case farmaceutiche coinvolte nel sostegno a quello che si preannuncia dal programma essere un evento in grado di spianare la strada all’incremento del consumo di molecole psicoattive sui minori”. E se questo non fosse sufficiente a chiarire la situazione, per la Onlus “e’ bene rilevare come l’Adhd World Federation – associazione privata organizzatrice dell’evento – ha tra i suoi massimi dirigenti il presidente Rohde, che con varie cariche e’ stato negli ultimi tre anni a libro paga di – tra le altre – Eli-Lilly, Novartis e Shire, e segretario generale e’ Johannes Thome, che ha ottenuto sostegni finanziari a vario titolo da moltissime case farmaceutiche tra cui Eli Lilly, Novartis, Pfizer Pharma, Roche e Shire”.
“Avevamo lanciato l’allarme pochi mesi fa, documentando come Shire si stesse preparando allo sbarco in Italia e apparisse come la piu’ ‘iperattiva’ tra le aziende farmaceutiche impegnate in attivita’ di pre-marketing sulle nuove molecole psicoattive che vuole commercializzare sui bambini, e dopo appena quattro mesi da quella denuncia ecco organizzato in Italia un imponente congresso dai contorni assai preoccupanti”, ha dichiarato Luca Poma, portavoce di ‘Giu’ le Mani dai Bambini’. In Germania si e’ assistito “a un vero e proprio boom di diagnosi per l’Adhd- precisa il giornalista- con 750.000 bambini agitati o distratti etichettati come malati, ma e’ l’Italia – che e’ il quinto mercato farmaceutico al mondo – la nuova frontiera del business sulla pelle dei piu’ piccoli: se osserviamo con attenzione il board di questa federazione mondiale dell’Adhd, che e’ un associazione privata e curiosamente sul proprio sito web non pubblica il proprio bilancio, non possiamo che constatare con estrema preoccupazione la predominanza di medici coinvolti finanziariamente a vario titolo con i produttori di psicofarmaci. E’ il classico sistema da sempre utilizzato per affermare il paradigma delle variazioni di temperamento come ‘malattia’, da curare ovviamente con neurofarmaci- ha concluso Poma- nella cornice di un business globale da oltre 20 miliardi di dollari all’anno”.
Sul punto e’ intervenuta anche Emilia Costa, medico psichiatra, docente di Psichiatria presso l’universita’ di Roma “La Sapienza” e primario di Psichiatria al Policlinico Umberto I° di Roma: “Ci tengo ad evidenziare – come conferma la storia personale mia e di molti colleghi – come sia incredibilmente complicato e spesso impossibile ottenere fondi per la ricerca scientifica, a meno di legarsi a doppio filo con alcune potenti case farmaceutiche, in grado – come dimostra il caso della l’Adhd World Federation – di organizzare senza alcuna difficolta’ un imponente evento di piu’ giornate in un lussuoso centro congressi con moltissimi relatori- ha concluso Costa- invitati da chi ha tutto l’interesse ad espandere questo business miliardario a spese dei piu’ piccoli”.
I documenti di presentazione della Adhd World Federation parlano dell’iperattivita’ infantile come di “una malattia altamente ereditaria della quale soffrirebbe il 5% dei minori nel mondo”, il che equivale a “decine di milioni di bambini e adolescenti potenziali destinatari di terapie a base di anfetamine e altre molecole psicoattive- ha spiegato Claudio Ajmone, psicoterapeuta, tra i massimi esperti italiani di Adhd-quest’affermazione e’ insostenibile dal punto di vista scientifico e asservita ad interessi commerciali di parte. Molti bambini sono agitati o distratti, questo puo’ essere un comportamento che da’ disagio e che va certamente considerato con la massima attenzione, ma ho seri dubbi che la risposta di noi adulti possa essere la ricetta di uno psicofarmaco come soluzione a tutti i problemi, stante il fatto che questi prodotti non curano nulla e si limitano – a caro prezzo – a sedare i sintomi. Stupisce inoltre come anche medici e istituzioni sanitarie italiane diano credito a eventi come questo in programma a Milano, che altro non sono se non una ‘vetrina’ utile per espandere surrettiziamente- ha concluso Ajmone- il consumo di psicofarmaci tra minori nel nostro paese”.
Il comitato ‘Giu’ le Mani dai Bambini’ ha con l’occasione rivolto un nuovo appello al ministro per la Salute Beatrice Lorenzin affinche’ promuova una campagna di sensibilizzazione pubblica sulla necessita’ di un uso molto prudente di psicofarmaci sui bambini, farmaci indicati come responsabili di possibili effetti collaterali potenzialmente distruttivi: il rapporto ESPAD recentemente pubblicato dal CNR di Pisa conferma infatti che oltre il 15% degli adolescenti italiani ha utilizzato psicofarmaci, e la meta’ di essi li ha usati senza alcuna prescrizione medica.