Di bambini spaziali
ne conoscete? Io si.
Ce n’è uno a Torino,
uno a Canicattì,
un terzo va all’asilo
a Sant’Angelo Lodigiano,
un quarto sta a Napoli,
un quinto a Milano.
Ce n’è uno a Firenze
che sbaglia le divisioni,
un altro a Omegna
e adesso ha gli orecchioni.
Aspettate che guarisca:
vedrete cosa fa:
tra vent’anni sulla Luna
a spasso se ne andrà.
Aspettate che crescano
e vedrete se sono
bambini spaziali
oppure non lo sono.
Andranno sui pianeti
e faranno “cucù”
a noi poveri terrestri
rimasti quaggiù.
Ma forse una cartolina
ce la saprete mandare:
dopo tutto, siamo giusti,
chi vi ha insegnato a volare?
“Arrivederci alla Luna”, da Il Pianeta degli Alberi di Natale, G. Rodari, 1962