(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 6 set. - L'aiuto per i bambini deve arrivare sempre dagli adulti. "È stato straordinario vedere nelle tante immagini delle zone terremotate dell'Italia Centrale quella resilienza che i genitori hanno saputo offrire ai loro figli". Cosi' Magda Di Renzo, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e responsabile del servizio Terapie dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma, in merito alla gestione dello stress nelle zone colpite dal terremoto del 24 agosto. Continua a leggere
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 12 lug. - Generalmente si dice che un bambino che cresce con due lingue diverse potrebbe iniziare a parlare piu' tardi o a fare confusione tra i due codici linguistici a cui e' esposto. Questa situazione e' "normale in quanto al bambino e' richiesto un duplice apprendimento che presuppone un'elaborazione piu' complessa delle informazioni verbali che percepisce dall'ambiente esterno. Continua a leggere
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 31 mag. - 'Il narcisismo riguarda tutti perche', prima di essere una psicopatologia, e' una linfa vitale necessaria per l'individuazione. La questione non e' se siamo narcisisti oppure no - essendo il narcisismo un agente psichico a fondamento archetipico che viene prima della nostra esperienza individuale - ma il modo in cui viviamo il narcisismo'. Continua a leggere
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 24 mag. - "Jung e una delle sue piu' strette collaboratrici, ci dicono che le fiabe sono l'espressione piu' pura e semplice dei processi psichici e dei fenomeni collettivi inconsci, valgono percio' piu' di ogni altro materiale per l'indagine dell'inconscio. Inoltre alcuni autori junghiani, come Dieckmann, sostengono che il piano metaforico, come puo' essere quello della fiaba preferita o piu' temuta nell'infanzia portata in analisi, si aggancia al complesso inconscio fonte di sintomi, ma contemporaneamente prepara l'utilizzo dell'energia psichica sul piano del simbolo, aprendosi quindi alla trasformazione, al recupero di quella parte della totalita' ancora inespressa. Continua a leggere
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 30 mar. - "È stata data scarsa l'attenzione negli ultimi anni ai comportamenti stereotipati, liquidati semplicemente come attivita' non adattive e non funzionali. Invece i comportamenti, anche quelli definiti atipici e bizzarri, hanno un loro significato nella storia del bambino con autismo". Continua a leggere
Il bambino ha una visione concreta della realtà. Per lui tutto è materia: anche i sentimenti, gli stati d’animo, il piacere, sono per lui soprattutto esperienze fisiche. Comprensibile quindi che il veicolo privilegiato della sua creatività sia proprio la materia, specie quella “viva”, perché in grado di trasformarsi. Se disdegna il mare di giocattoli che ha, per pasticciare con terra o farina o travasare l’acqua o la sabbia per ore, buon segno! Continua a leggere
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 22 mar. - Le emozioni primarie sono innate e distinte dalle secondare perche' slegate dal contesto sociale e culturale di appartenenza. Lo psicologo statunitense Paul Ekman individua sette emozioni primarie: gioia, tristezza, rabbia, disgusto, paura, sorpresa e disprezzo. A queste, Daniel Goleman (nel libro 'Intelligenza emotiva') ne aggiunge un'altra: l'amore. Continua a leggere
Data l’importanza che i cartoni animati rivestono per i bambini, è importante che mamma e papà non li considerino pura evasione fantastica, ma come strumenti utili per imparare a comunicare con il mondo interiore del loro piccolo. Questo è il sistema per fargli sentire che si condivide il suo modo di essere e in più si scoprono utili spunti per fare attività creative insieme! Continua a leggere
Roma, 15 dic. - "Probabilmente le feste di Natale sono le più critiche da gestire per i genitori separati, proprio per la caratterizzazione che gli attribuiamo e per la durata dei giorni festivi lontani da scuola. Continua a leggere
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 nov. - Quando un bambino, a quattro anni, fa domande ai genitori sulla morte o sul senso dell'universo e negli occhi gli si legge l'angoscia, c'è poco da rallegrarsi per la sua intelligenza. Per i bambini "gifted", ossia che hanno il "dono" di un quoziente di intelligenza superiore a 120, la vita non è cosi' semplice come potrebbe sembrare. Continua a leggere