Con il termine “stress” generalmente si fa riferimento alla risposta che l’organismo mette in atto tutte le volte che un individuo si confronta con esperienze tali da richiedere azioni di ri-adattamento all’ambiente. La percezione di un evento come “stressante” può variare da persona a persona, generando sensazioni di pressione mentale, emotiva e fisica di diversa intensità.
Lo stress, quindi, di per sé non è positivo o negativo, in quanto può essere utile per predisporre le persone ad affrontare, reagire e adattarsi ai cambiamenti, ma se protratto a lungo, specie se accompagnato da sensazioni di impotenza, può provocare un sovraccarico tale da generare una condizione di rischio per il benessere psico-fisico. In tutti questi casi è importante rivolgersi a uno specialista.
Nei casi in cui, invece, lo stress non raggiunga livelli tali da condizionare le capacità di adattamento e il funzionamento dell’individuo, può essere comunque utile mettere in atto azioni “strategiche” finalizzate a preservare e favorire una condizione di benessere tanto più importante quanto più ci si confronta con una condizione di grande difficoltà ed emergenza come quella attuale.
Vi proponiamo dunque cinque “buone prassi” da integrare ai suggerimenti già forniti dalle istituzioni nazionali ed internazionali nel corso di queste settimane.
1. UN PASSO ALLA VOLTA. Porsi obiettivi a breve termine, da raggiungere giorno per giorno o, al massimo, settimana per settimana, può aiutare ad aumentare la sensazione di controllo e di autoefficacia percepita sia dei docenti che degli studenti. Programmate un’attività da svolgere e portare a termine entro la fine
della giornata e chiedete ai vostri studenti di fare altrettanto, quella che potrà sembrare un’azione semplice potrà darvi, con il passare del tempo, la sensazione di riuscire a orientare efficacemente le vostre energie in vista del raggiungimento di nuovi obiettivi.
2. RICORDARSI DI… “STACCARE LA SPINA”. Lavorare da casa comporta necessariamente una sovrapposizione di tempi e spazi. Il rischio è avere la sensazione di “non riuscire mai a staccare”. Ritagliatevi degli spazi e dei tempi ben delimitati per lavorare, una postazione specifica all’interno di una stanza dedicata al lavoro dalla quale organizzare, gestire e svolgere le attività didattiche e dalla quale allontanarvi nei momenti dedicati ad altro (famiglia, tempo libero, etc…). Organizzate l’assegnazione dei compiti e le attività scolastiche in modo da garantire tempi liberi sia per voi che per i vostri studenti.
3. TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI. L’isolamento sociale può aumentare i vissuti di solitudine già presenti in molti docenti prima della chiusura degli istituti scolastici. Per questo è importante favorire lo spirito di gruppo e la collaborazione. Le difficoltà sperimentate nell’utilizzo della tecnologia, per esempio, possono essere più facilmente affrontate se si fa affidamento sui colleghi più esperti. Il gruppo è uno scrigno di risorse che aspetta solo di essere aperto.
4. DEDICARSI ALLE PROPRIE PASSIONI. In un momento come quello attuale nel quale sono venute a mancare tante abitudini e stimoli che in passato aiutavano a recuperare le energie, appare ancor più importante ritagliarsi dei momenti nei quali dedicarsi alle proprie passioni. Tutte le attività che ci piacciono, leggere, scrivere, cucinare, ascoltare musica, guardare film, parlare con parenti e amici, prendersi cura di sé, curare le piante, occuparci degli animali domestici, possono contribuire a ricaricarci di quelle energie necessarie a gestire le difficoltà e la fatica legata al cambiamento e alla quotidianità.
5. COMUNICARE. Condividere le proprie sensazioni e le proprie difficoltà con persone di fiducia può essere utile a far fronte in maniera attiva allo stress e sentirsi meno soli. Nel caso tutto ciò non dovesse bastare a diminuire i livelli di tensione, preoccupazione e fatica sul sito www.diregiovani.it potete trovare “LONTANI MA VICINI” 30 psicologi disponibili a rispondere alle vostre domande e ai vostri bisogni, uno spazio dedicato agli “Approfondimenti per i docenti” e alcuni “Corsi di formazione a distanza gratuiti”.
Dott.ssa Francesca Zaza
Psicologa – Psicoterapeuta
https://www.diregiovani.it/2020/04/29/311516-non-solo-didattica-a-distanza-dad-3.dg/