“Il logopedista è l’operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante, svolge la propria attività nella prevenzione e nel trattamento riabilitativo delle patologie del linguaggio e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica.” (Art.1)
Il logopedista ( sempre in riferimento alla diagnosi ed alla prescrizione del medico):
Il logopedista attua il suo intervento all’interno di un progetto condiviso con un equipe multidisciplinare. Il piano di lavoro ha efficacia:
1) se tra queste figure esiste un’intesa;
2) se sono reciprocamente disponibili;
3) se discutono con senso critico.
Disfonia: è un alterazione quantitativa e/o qualitativa della voce parlata conseguente ad una o più modificazioni strutturali o funzionali degli organi deputati alla produzione della voce;
Balbuzie: si definisce:”un disturbo nel ritmo della parola nel quale il paziente sa con precisione ciò che vorrebbe dire ma nello stesso tempo non è in grado di dirlo a causa di involontari arresti, ripetizioni e/0 prolungamenti di suono”;
Deglutizione deviata: ovvero il mancato passaggio dalla deglutizione infantile a quella di tipo adulta;
Disturbo di linguaggio: ritardi significativi o atipie nei vari ambiti linguistici;
Disturbo di apprendimento: ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Si parla di:
Sordità: perdita totale o parziale della capacità di percezione dei suoni che permane nel tempo;
Disfagia: disturbo della progressione del cibo dal cavo orale allo stomaco;
Alterazione delle funzioni cognitive:
Il logopedista ha il compito di rieducare tali turbe al fine di riportare il soggetto il più vicino alla normalità.
È fondamentale che si sviluppi tra il logopedista e il bambino un rapporto di fiducia e collaborazione, attraverso una terapia prevalentemente ludica. Il terapista deve saper gratificare il bambino al momento opportuno e farlo divertire. Inoltre non meno importante, è la collaborazione convinta dei genitori che rappresenta una delle condizioni indispensabili per una buona riuscita dell’intervento rieducativo.
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