Lo psicoterapeuta si occupa di diverse forme di disagio, dalle più lievi alle più marcate. A differenza di quanto si sente spesso dire, infatti, dallo psicologo non si recano soltanto persone che hanno disturbi mentali, ma sempre più spesso scelgono di avvalersi dell’aiuto di questo professionista individui e famiglie che, pur in presenza di un disagio non particolarmente pronunciato, sentono la necessità di essere aiutati, o far aiutare i propri figli, ad attraversare i momenti di criticità che fanno parte della vita di tutti.
Il confine che esiste tra un disagio più superficiale ed uno più marcato, infatti, non è così netto come si potrebbe pensare e spesso la presa in carico precoce permette di evitare che si strutturino situazioni di evidente disagio psicologico.
Prima di passare a spiegare quali siano i quadri diagnostici che richiedono l’intervento di uno psicoterapeuta è quindi necessario distinguere tra difficoltà e disturbi. Le prime fanno riferimento ad una condizione che presenta un livello di malessere meno strutturato e non ancora inquadrabile in un vero e proprio quadro diagnostico, ma che possono necessitare comunque, per essere superate, di un sostegno psicologico.
Tra le difficoltà più comuni riscontate in infanzia ed adolescenza, per esempio, possiamo trovare:
Di seguito, invece, vengono solo brevemente e sommariamente descritti alcuni tra i quadri diagnostici riscontrabili in infanzia e adolescenza, che rientrano nell’ambito delle competenze dello psicoterapeuta.
Disturbi Pervasivi dello Sviluppo.
Sono disturbi solitamente evidenti nei primi anni di vita, per i quali, quindi, la presa in carico precoce può comportare un notevole cambiamento in termini di prognosi. In linea generale sono caratterizzati da compromissione grave e generalizzata in diverse aree dello sviluppo: capacità di interazione sociale reciproca, capacità di comunicazione, presenza di comportamenti, interessi e attività ripetitive, ristrette e stereotipate. Appartengono a questa categoria:
Disturbi da Deficit di Attenzione e da Comportamento Dirompente
Rientrano in questa categoria:
Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione
Rientrano in questa categoria alcune modalità persistenti ed anomale che caratterizzano l’area della nutrizione e dell’alimentazione.
A seconda dell’età di appartenenza del soggetto, infanzia o adolescenza, è possibile riscontrare:
Disturbi da Tic
In questa sezione sono inclusi i seguenti disturbi:
Disturbi dell’evacuazione
Fanno parte di questa sezione i disturbi caratterizzati da un ripetuto rilascio di feci (Encopresi) e/o urine (Enuresi) involontario e/o intenzionale.
Disturbo d’ Ansia di Separazione
La manifestazione principale di questo disturbo è un’ansia eccessiva riguardante la separazione da casa o da coloro a cui il soggetto è attaccato.
Mutismo Selettivo
Caratteristica principale di questo disturbo è la persistente incapacità di parlare in situazioni sociali specifiche quando ci si aspetta che si parli, mentre in altre situazioni parlare risulta possibile.
Disturbi dell’Umore
Questa sezione comprende i disturbi che hanno come caratteristica predominante un’alterazione dell’umore. Di seguito ne vengono elencati alcuni:
Disturbi d’ Ansia
Questa sezione comprende disturbi che hanno come caratteristica comune vissuti di ansia. Di seguito ne vengono elencati alcuni:
Altre condizioni che possono essere oggetto di attenzione clinica
Oltre ai quadri diagnostici sopra descritti può essere necessario affiancare un lavoro emotivo anche in situazioni nelle quali la componente legata all’emotività può svolgere un ruolo fondamentale nell’evoluzione del disturbo (Disturbi dell’apprendimento, Disturbi della Comunicazione, Disturbi delle capacità motorie, etc…)