L’immaginazione mentale, più comunemente chiamata visualizzazione, consiste nel processo di utilizzo di tutti i nostri sensi allo scopo di apprendere, sviluppare o potenziare abilità o strategie sportive e visualizzare il successo.
Immaginare la prestazione ottimale è infatti possibile creando o ri-creando una parte o la totalità di un evento sportivo. Questo tipo di ripetizione mentale può essere collegato all’apprendimento di un’abilità sportiva: più la si ripete intenzionalmente, più si arriverà preparati al momento dell’esecuzione reale.
Attenzione però! Perchè l’imagery va ben oltre la semplice ripetizione mentale del gesto tecnico. Il gesto va, infatti, eseguito mentalmente proprio come quando lo si esegue nella realtà, completo del suo corredo di sensazioni cinestesiche e visuo/propriocettive. Rappresenta quindi una vera e propria simulazione, simile all’esperienza sensoriale reale, ma svolta completamente all’interno della mente. Come la pratica fisica, inoltre, la pratica mentale richiede struttura e disciplina per trarne un reale beneficio.
Decine di studi sperimentali hanno esplorato gli effetti della visualizzazione sulla performance dell’atleta. Alcuni autorevoli ricercatori nel campo della psicologia dello sport hanno confermato i benefici derivati dall’utilizzo dell’imagery nel miglioramento della prestazione. Le loro scoperte hanno dimostrato che la visualizzazione è uno dei più potenti strumenti del nostro arsenale mentale.
Nello specifico la visualizzazione lavora per potenziare la prestazione modellando l’assetto mentale e rafforzando la memoria muscolare per l’obiettivo atletico che deve esser affrontato.
Questo è il motivo per cui la visualizzazione viene utilizzata praticamente da tutti gli atleti olimpici come una parte fondamentale del proprio regime di allenamento.