La scuola è finita, ma per molti studenti è tempo di preparazione agli esami di fine anno. Vediamo insieme come farlo nel migliore dei modi! Continua a leggere
L'indagine realizzata da IPSOS per SAVE THE CHILDREN racconta opinioni, stati d'animo e aspettative di studenti tra i 14 e i 18 anni ai tempi del Coronavirus.
Nel video le loro voci. Continua a leggere
"Voglio mostrare a tutti coloro che magari passano i momenti che ho passato io quanto lo sport sia il modo migliore per capire che si può avere una vita piena e felice in qualunque condizione. Se i miei risultati possono servire a questo sono già contenta. Se poi arrivano le medaglie meglio". (A. Sabatini) Continua a leggere
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 3 nov. - Il confronto e il dialogo tra colleghi e con i propri studenti: e' questo l'antidoto al senso di precarieta', alla preoccupazione e all'angoscia causati dalla pandemia e provati dagli insegnanti. A suggerirlo e' il team di psicologi del progetto 'Lontani ma vicini', realizzato da Diregiovani.it e dall'Istituto di Ortofonologia (Ido) in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione nell'ambito della task force per le emergenze educative. Continua a leggere
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 14 apr. - "Nell'arco di queste settimane sono giunte, allo sportello d'ascolto sul sito Diregiovani.it, tantissime richieste di aiuto di docenti che esprimono le proprie preoccupazioni rispetto ai cambiamenti che stanno vivendo con gli studenti e le famiglie. Continua a leggere
C’è una scuola, fra le tante in provincia di Napoli, l’ITI “F. Morano” di Caivano, dove le parole umiltà, determinazione, speranza, rispetto, non sono solo “idee” e non sono pronunciate solo sulla scia dell’emotività di un momento, ma sono scritte sulla soglia del portone d’ingresso, a manifestazione della volontà di quanti, attraverso il proprio lavoro, si impegnano ogni giorno per renderle una realtà concreta e tangibile. Continua a leggere
Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dello sviluppo presso l'Università di Padova, in questa intervista ci ha parlato del rapporto tra scienze cognitive ed emozioni nell'apprendimento, in particolare nell'esperienza dell'errore, che se percepito emotivamente come fonte di dolore, sviluppa naturalmente un sentimento di paura, e di conseguenza istinto di fuga. Per questo motivo l'apprendimento e anche l'esperienza dell'errore devono essere percepiti con gioia, con amore, come un'opportunità, per sviluppare al massimo le potenzialità di ogni singolo bambino. Continua a leggere
...."Sei proprio tu, caro usignolo?" mormorò incredulo l'imperatore. "Io ti ho scacciato e ti ho insultato, e tu hai dissolto i miei cattivi pensieri, hai allontanato la morte dal mio cuore...come potrò ricompensarti?"
"Ho avuto la mia ricompensa la prima volta che mi hai visto. Ho avuto le lacrime di un sovrano, che valgono più dei gioielli. Ora silenzio, hai bisogno di dormire per rimetterti in forze. E io canterò per proteggere il tuo riposo".
E così fece. Dopo poche note, l'imperatore dormiva come un bambino. Quando si svegliò il sole splendeva dalla finestra aperta, e si rese conto che quel sonno era bastato a ritemprarlo. Aprendo gli occhi vide l'usignolo, che non lo aveva abbandonato: l'usignolo e nessun altro, perchè i suoi cortigiani, credendolo già morto o quasi morto, non si erano presi la briga di andare a trovarlo. Continua a leggere
Roma, 23 gen. - Sbagliando s'impara. Anche se a sbagliare sono gli altri. L'osservazione degli errori altrui stimola i meccanismi cerebrali di correzione automatica dell'errore stesso, contribuendo all'apprendimento. Lo rivela uno studio condotto da Alice Mado Proverbio, docente di Neuroscienze cognitive presso il Dipartimento di Psicologia dell'Universita' di Milano-Bicocca, coadiuvata dai suoi collaboratori Matteo Cozzi, Andrea Orlandi, Manuel Carminati. La ricerca dal titolo 'Error related negativity in the skilled brain of pianists reveals motor simulation' e' stata pubblicata sulla rivista scientifica Neuroscience. Continua a leggere
Roma, 23 gen. - "Divenire e sviluppo non sono la stessa cosa. Il divenire e' unico, proprio di ognuno, delle sue scelte e della sua liberta'. È importante distinguere per tutti i soggetti, compreso gli autistici, il divenire dallo sviluppo". A dirlo e' François Ansermet, psichiatra, psicoanalista e professore dell'Universita' di Ginevra e Losanna, intervenendo al convegno su 'Autismo e arte' a Montecitorio.
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