...."Sei proprio tu, caro usignolo?" mormorò incredulo l'imperatore. "Io ti ho scacciato e ti ho insultato, e tu hai dissolto i miei cattivi pensieri, hai allontanato la morte dal mio cuore...come potrò ricompensarti?"
"Ho avuto la mia ricompensa la prima volta che mi hai visto. Ho avuto le lacrime di un sovrano, che valgono più dei gioielli. Ora silenzio, hai bisogno di dormire per rimetterti in forze. E io canterò per proteggere il tuo riposo".
E così fece. Dopo poche note, l'imperatore dormiva come un bambino. Quando si svegliò il sole splendeva dalla finestra aperta, e si rese conto che quel sonno era bastato a ritemprarlo. Aprendo gli occhi vide l'usignolo, che non lo aveva abbandonato: l'usignolo e nessun altro, perchè i suoi cortigiani, credendolo già morto o quasi morto, non si erano presi la briga di andare a trovarlo. Continua a leggere